La situazione riguardo la pressione fiscale e contributiva è ormai cosa nota. Ma esistono alcuni strumenti utili, riconosciuti dalla legge, in grado di alleggerire il carico fiscale e che possono rientrare in una buona pianificazione fiscale.
I Benefit Aziendali, sono una pratica poco conosciuta, ma possono essere utili per l’impresa ai fini della deduzione di alcuni costi. Sebbene vi sia una grande varietà di bisogni, e dunque di necessità, i buoni benzina rappresentano uno strumento semplice e ben voluto dal lavoratore. Naturalmente al primo posto restano i buoni pasto, ma anche i buoni benzina stanno diventando un benefit molto richiesto.
Oltre a rappresentare un vantaggio per il dipendente, essi creano beneficio all’impresa poichè creano opportunità di risparmio fiscale.
In primis, i buoni offerti dalle aziende ai propri dipendenti, consentono di dedurre dall’IRES-IRPEF il 100% del costo sostenuto per il loro acquisto per un importo massimo di 258,23 euro (Benefit che andranno a sommarsi ad altri eventuali Benefit). L’agevolazione si ha fino a quando non si supera, su base annua, il valore complessivo per ogni dipendente di 258,23 euro. Infatti sono esenti dall’Irpef ( e contributi) per i dipendenti, e sono deducibili per l’azienda.
Ma i buoni possono essere ceduti anche ai clienti, nell’ottica di una politica di fidelizzazione del cliente e in tal caso l’azienda può comunque dedurre il costo del buono benzina al 100% per importi fino a 50 euro, gli importi maggiori possono essere contabilizzati sotto la voce spese di rappresentanza, ma in questo caso i limiti di spesa sono:
1,3% dei ricavi con un massimo di 10 milioni
0,5% dei ricavi per la parte inclusa tra 10 milioni e 50 milioni
0,1% dei ricavi per oltre 50 milioni.
Naturalmente è da tenere in considerazione il principio di inerenza, caposaldo del nostro ordinamento.
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