Finanziamenti fino a 25.000 euro (nel limite massimo del 25% del fatturato/ricavi) assistito dalle garanzie statali al 100% come previsto dal Decreto liquidità ( art. 13, comma 1, lett. m) D.L. 23/2020).
Quindi ad esempio su un fatturato di 80.000 € sarà possibile ottenere al massimo il 25%, quindi 20.000€.
Ogni banca predisporrà la propria documentazione e fornirà le modalità di presentazione, quindi gli indirizzi per inviare le domande. Sicuramente il primo passo è quello di contattare il referente di fiducia e chiedere le modalità di presentazione.
L’erogazione del prestito è comunque sottoposta alla discrezionalità dell’ente finanziatore. La garanzia è concessione automaticamente dal Fondo centrale di garanzia per le PMI nei confronti dei titolari di partite IVA ( microimprese e piccole e medie imprese).
Il Fondo centrale di garanzia per le PMI, gestito dal Mediocredito centrale, ha comunicato che la procedura on line che consente alle banche di caricare le richieste di garanzia su finanziamenti è già disponibile. Per cui tale procedura, permette all’istituto di credito (il quale può procedere anche senza il riscontro del Fondo), di procedere all’erogazione del finanziamento appena ricevuto dal Fondo il riscontro della presa in carico della pratica. La banca attenderà tal riscontro per evitare di rimanere esposta al rischio che il medesimo beneficiario faccia richiesta a più istituti di credito, con conseguente improcedibilità delle richieste successive alla prima e conseguente mancanza della garanzia statale sugli importi erogati.
La durata del finanziamento è stabilità fino ad un massimo di 72 rate mensili con un periodo di preammortamento di 24 mesi, ovvero il prestito potrà iniziare ad essere restituito dopo due anni con rate per i sei anni successivi. Il tasso massimo applicabile è rapportato al Rendistato (media rendimento titoli di Stato a cedola fissa, a marzo 2020 era pari a 0,388%), maggiorato dello 0,2%. Sarà opportuna una valutazione circa il tasso applicato dall’istituto di credito.
I primi due anni sono in preammortamento ( saranno pagati quindi solo interessi), i successivi 4 anni sarà restituita la quota capitale con un minimo di interessi.
Per poter accedere a tali finanziamenti assistiti da garanzia del 100% del Fondo occorre compilare il modulo ” Allegato 4-bis” sia da imprese che dai lavoratori autonomi. Al fine di agevolare la presentazione delle richieste di garanzia, il Gestore del Fondo consentirà la trasmissione del relativo modulo alle banche anche via posta elettronica certificata (PEC) o e-mail con allegata copia del documento di riconoscimento del soggetto sottoscrittore o altra modalità equivalente.
Per chiedere il finanziamento bancario garantito dal Fondo PMI occorre inviare alla propria banca:
• il modulo di richiesta del finanziamento messo a disposizione dalla banca sul proprio sito internet;
• il modulo di richiesta della copertura del fondo di garanzia per le PMI, disponibile sul sito dello stesso Fondo www fondidigaranzia.it , nella sezione Modulistica (“Allegato 4-bis”). In ogni caso la banca fornirà tale modulo sul proprio sito internet insieme alle indicazioni per la procedura.
Alcuni consigli per la compilazione dell’Allegato 4-bis Forniti da ABI
Nel modulo va specificato:
- che il richiedente non è destinatario di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni della cosiddetta legge 231;
- che non è incorso in esclusioni dettate dal codice dei contratti pubblici;
- di accettare il diritto del Fondo centrale di rivalersi sul beneficiario nel caso questi non rimborsi il prestito alle banche;
- specificare la propria classe dimensionale in base ai parametri della raccomandazione della commissione Ue 2003/361 (le garanzie vanno ad imprese fino a 499 dipendenti);
- al punto 17 del modulo vanno specificati gli aiuti di Stato di cui si è eventualmente già beneficiato e l’amministrazione che li ha concessi. (punto 3.1 del Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia per l’emergenza COVID-19, di cui alla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 e successive integrazioni – il punto 17 non va compilato se non si è fruito di detti altri aiuti, ma soltanto di eventuali agevolazioni relative ad altre garanzie ottenute dal Fondo centrale di garanzia);
- impegno a trasmettere la documentazione richiesta al Gestore del Fondo ovvero al soggetto richiedente di tutta la documentazione necessaria per effettuare i controlli orientati all’accertamento della veridicità dei dati contenuti nel modulo di richiesta e dell’effettiva destinazione dell’agevolazione del Fondo;
Inoltre l’ABI ha precisato che al punto 13 del modello, relativo alla descrizione della finalità per la quale è chiesto il finanziamento, è possibile scrivere semplicemente “liquidità”.
Al punto 12 del modulo va indicato il codice Ateco dell’attività economica esercitata interessata dal finanziamento e quella in cui si attesta che si sono subiti danni economici legati all’emergenza Covid-19.
Nel punto 15 del modulo, relativamente all’ultimo esercizio contabile per il quale è stato depositato il bilancio o la dichiarazione fiscale, va indicato l’anno e l’importo dei ricavi.
L’ammontare dei ricavi del soggetto richiedente si desumono dall’ultimo bilancio depositato o dall’ultima dichiarazione fiscale presentata alla data della domanda di garanzia; per i soggetti beneficiari costituiti dopo il 1° gennaio 2019 è necessario presentate un’autocertificazione ai sensi dell’articolo 47 del DPR 28/12/2002, n. 455 o idonea documentazione (quale ad esempio la dichiarazione annuale IVA) comprovante l’ammontare di tali ricavi.
Al punto 17 della Scheda 1 (2/3) del modulo di garanzia va compilato solo se l’impresa richiedente l’agevolazione ha già beneficiato di “Aiuti sotto forma di sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali (punto 3.1)” attivati dal nostro Paese nell’ambito del Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia per l’emergenza COVID-19 (Comunicazione della Commissione Europea del 19 marzo 2020 e successive modifiche e integrazioni). Non devono invece essere indicati eventuali agevolazioni relative ad altre garanzie ottenute dal Fondo PMI.
Nel punto 2 della scheda 2 (pagina 2/2) del modulo andranno trascritti i dati relativi:
- al fatturato in migliaia di euro, per le imprese esonerate dalla tenuta della contabilità ordinaria e/o dalla redazione del bilancio, tale informazione è desunta dall’ultima dichiarazione dei redditi presentata;
- al totale dell’attivo patrimoniale, per le imprese esonerate dalla tenuta della contabilità ordinaria e/o dalla redazione del bilancio, la predetta informazione è desunta dal prospetto delle attività e delle passività redatto con i criteri di cui al DPR n. 689/74 ed in conformità agli art. 2423 e seguenti del codice civile. Il dato può essere non inserito qualora i dati relativi agli occupati e al fatturato siano sufficienti a determinare la dimensione dell’impresa
Per soggetti costituiti dopo il 1° gennaio 2019, invece, per attestare i ricavi basterà un’autocertificazione oppure, specifica il modulo, altra documentazione idonea allo scopo.
Quando la banca avrà acquisito i documenti per il finanziamento potrà procedere a inserire tali informazioni sul portale del Fondo di Garanzia.
Il Fondo di Garanzia darà riscontro della presa in carico della pratica.
La banca può quindi procedere all’erogazione del finanziamento senza attendere l’ammissione della domanda al Fondo di garanzia PMI.
Qualora sia la prima volta che venga richiesta la garanzia del Fondo, successivamente alla presentazione della domanda della banca, il Fondo provvede ad inviare le credenziali per l’accesso al Portale del Fondo all’indirizzo di posta elettronica indicato nel modulo.
L’impresa può accedere al Portale del Fondo per visualizzare lo stato di lavorazione delle richieste di garanzia richieste ed evadere, in una fase successiva, eventuali adempimenti a proprio carico a seguito di controlli documentali e/o di escussioni della garanzia.
Le principali funzioni della procedura on line sono descritte nella Guida per le imprese all’utilizzo del Portale FdG (Scarcare la guida qui).
Per recuperare le credenziali per l’accesso, qualora il soggetto beneficiario abbia già usufruito in passato di garanzie del Fondo, occorre seguire le Istruzioni per l’accesso al Portale FdG.
Il finanziamento una volta approvato andrà convalidato, in quella sede sarà importante fare una valutazione sul piano di ammortamento e sul costo totale degli interessi da pagare.
Controlli e sanzioni
Nel modello va dato l’assenso per eventuali controlli ed ispezioni presso le proprie sedi che il gestore del Fondo (gruppo di banche guidato da Mediocredito centrale) dovesse ritenere necessari.
In caso di revoche totali o parziali dell’agevolazioni si è obbligati a versare al Fondo l’importo parti all’aiuto ottenuto (in termine di equivalente sovvenzione lordo) e delle eventuali sanzioni previste dal Dlgs 123 del 1998: da due a quattro volte l’importo dell’intervento indebitamente fruito.
Date le circostanze vale la pena richiedere questo prestito? DIPENDE
Se la liquidità verrà utilizzata per fare leva e quindi generare nel corso dei sei anni un effetto moltiplicatore che consentirà grazie al prestito di generare profitti superiori a quello che è stato richiesto, allora si. Questo finanziamento può essere un opportunità se si vuole investire in nuovi prodotti, se si vuole modificare processi, se si vuole cambiare il modello di business ed in un ottica di pianificazione.
Se invece utilizzerete questi soldi limitandovi a ripianare una situazione finanziaria già precaria e compromessa, senza pianificare ed immettendo liquidità per rimediare allo shock può essere pericoloso.
Bisogna che analizziate il modello Business, individuando cosa cambierà nel vostro mondo, anticipando quello che probabilmente avverrà e come si comporterà il vostro mercato, come si riorganizzerà il lavoro e quali sono i nuovi rischi ed opportunità. Sarà Fondamentale snellire i costi fissi e ripianificare eventuali rateizzi in corso e/o debiti in scadenza.
Si fa lavorando ad un nuovo piano strategico, che tenga conto delle mutate condizioni di mercato, di settore, del macro-ambiente, sempre tenendo sotto controllo i numeri con l’ausilio del commercialista.